butterzopf: treccia al burro for dummies

La treccia al burro è la mia ossessione svizzera.
Farla in casa è di una semplicità disarmante, in più è buonissima e fa un figurone. Non è davvero dolce, né è davvero salata: per questo si sposa perfettamente sia con la marmellata che con il prosciutto o qualsiasi altra farcitura godereccia. Oltretutto non contiene nemmeno una quantità esagerata di burro quindi, se volete, potete sfogarvi senza pietà con la Nutella.

Io sono fermamente convinta che la butterzopf sia anche un irresistibile strumento di seduzione da sfoderare la domenica appena svegli… peccato che nel mio caso non funzioni: zoltar ha un cuore di pietra e non dimostra particolare affezione nei confronti delle mie trecce. Villano!

INGREDIENTI
500 g di farina manitoba
1 cubetto di lievito di birra
250 ml di latte a temperatura ambiente
80 g di burro morbido
1 uovo
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale

Fate sciogliere il lievito nel latte, aggiungete l’uovo e sbattete con la forchetta. Mescolate il composto agli altri ingredienti e lavorate fino a ottenere un impasto liscio ed elastico (se avete la planetaria, meglio ancora).
Formate una palla, copritela con un canovaccio umido e fate lievitare per un’ora.
Realizzate con la pasta due cilindri e intrecciateli seguendo queste istruzioni (a partire dal minuto 1.45 spiegano come si fa).
Coprite e fate lievitare ancora per mezz’ora.
Cuocete in forno ventilato a 180°  per circa 40 minuti: la treccia deve diventare dorata e quando aprite lo sportello non deve uscire umidità. Per sicurezza controllate dopo 35 minuti, a seconda del forno i tempi di cottura potrebbero ridursi o allungarsi leggermente.

Vero che sembra viva? Fate raffreddare quasi completamente la vostra creatura prima di tagliarla, sarà più profumata. Non abbiate pietà.

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5 thoughts on “butterzopf: treccia al burro for dummies”

  • Questa è splendida, la faccio domani! Ma senti, al solito qui il lievito di birra non c’è. O almeno non in cubetti, con l’equivalente in polvere secondo te viene bene? Quanto ne dovrò mettere?

  • uhm… ma non c’è almeno disidratato in bustina? con la mania che hanno i giapponesi per i dolci lievitati alla francese? secondo me se ti informi un po’ lo trovi e la versione disidratata va benissimo. La baking powder (per intenderci, le bustine tipo paneangeli de noartri) non va bene perché è a lievitazione istantanea. a te serve un prodotto a lievitazione lenta.

  • C’è disisdratato, sì sì. Lo si trova senza troppa difficoltà, temevo non andasse bene. Oggi non sono riuscito a recuperarlo però! Rimando alla settimana prossima!

  • considera che un cubetto di lievito nostrano equivale a circa 7 g di lievito disidratato (che qui viene venduto in bustine di quel peso, infatti). scioglilo bene nel latte tiepido!
    in bocca al lupo e fammi sapere 🙂

  • Che tuffo in ricordi svizzeri prima dell’era senza-senza, quando si andava a fare la spesa con il cestino di vimini per poi mangiare la treccia in giardino, guardando il lago di Losanna: lo sguardo perso sulla sponda francese.
    Grazie Artemisia. Un abbraccio. Ib

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