riso, daini e caprioli

riso, daini e caprioli

Sono stata in gita in un posto incantato, la Riserva San Massimo. Le intenzioni erano, tanto per cambiare, mangerecce: alla Riserva producono un riso Carnaroli strepitoso e intendevo farne razzia. Non mi aspettavo però di ritrovarmi in un paradiso terrestre a due passi da Milano: faccio fatica a descrivere lo stupore che ho provato quando sono arrivata. Diciamo che ora mi è molto più chiaro come mai quel riso è così buono!

A spasso in fuoristrada tra i campi, ho scoperto che la pianta del Carnaroli è alta come me e che coltivarla non è uno scherzo. Ho visto piante stranissime, che crescono spontanee in pochissimi altri luoghi d’Italia. Fossi pieni di rane, canali guizzanti di carpe enormi che scoppiano di salute (non si mangiano, i ragazzi della Riserva preferiscono che nuotino). Lanche e paludi, boschi e risorgive. Fagiani a sufficienza per sfamare un esercito (niente da fare… nemmeno quelli si toccano), anatre selvatiche e aironi.
Nutrie al posto dei criceti, cinghiali, lepri e una quantità inverosimile di daini e caprioli: io credevo di aver fatto il pieno di animaletti graziosi quest’estate, in Sardegna, e invece no.
Il daino e il capriolo, in Riserva, ti guardano fisso negli occhi: ti mettono in soggezione e a un certo punto ti sembra che ti stiano soppesando per capire quanto potresti rendere, arrostito.

A fine giornata – dopo una robusta quantità di risotto alla salsiccia e un rifornimento di Carnaroli a prova di carestia – me ne sono tornata a casa pacificata. La Riserva San Massimo è un luogo dove la natura ti accoglie a casa sua e il titolare si comporta, rispettosamente, come se ne fosse il custode.
Se potete, andateci: i vostri occhi e il vostro stomaco ve ne saranno grati.

 



 

Save


Related Posts

Classicone con il brodo arrogante: risotto alla zucca e salsiccia

Premetto che impazzisco per i risotti e che ho fatto voto di non usare mai più il dado. Qui ho usato un bel brodo robusto, di quelli arroganti, con gli “occhi” (come si chiamano dalle mie parti) di grasso che ti guardano con aria di […]

Risi e bisi

Quando ero bambina uno dei miei passatempi preferiti era fare merenda leggendo un libro di cucina. I capisaldi della mia infanzia sono due: Le ricette di Petronilla – il mio grande amore, ve ne parlerò presto – e A tola co i nostri veci, la […]



4 thoughts on “riso, daini e caprioli”

  • Ecco, mi manca l’Italia, almeno in una sua parte. E quegli alambicchi, cosa distillano?

  • ..noi iniziamo a smaltire la scorta del riso acquistato con “i doni”! Prossima settimana si torna in Puglia per qualche gg e riforniamo le rispettive famiglie, sacrificando 2 dei 5kg del bagaglio a mano. Se non è amore questo!?!? Ma per il Riso della Riserva San Massimo è il minimo che si può fare!!!

    Speri ci siamo altre occasioni, tante altre occasioni!

    Un bacio***

    Francesca

  • Andrea: erano alambicchi ornamentali, la casa del titolare è stracolma di oggetti meravigliosi!
    Francesca: divertitevi e portate su grandi provviste!

lascia un commento